Nell’adolescenza l’emozione è il motore di tutto
Esperienze interdisciplinari tra meditazione danzata e creatività nella Scuola Secondaria di I e di II Grado
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Approccio laboratoriale e interdisciplinare caratterizzato da: ascolto delle emozioni, nutrimento della creatività, curiosità e stupore, empatia, apertura verso il diverso.
La meditazione danzata non ha un fine estetico, performativo, si presenta come opportunità di sperimentare una meditazione dinamica che favorisce l’osservazione del respiro, l’ascolto delle proprie emozioni, crea benessere, sensazioni di leggerezza e alimenta la capacità empatica e creativa. Con la meditazione gli studenti si allenano a conoscere una parte di loro stessi che è sempre energetica, gioiosa e positiva, ma possono anche venire in contatto con blocchi emotivi, paure e tensioni. L’esperienza permette di migliorare le capacità relazionali, accrescere la consapevolezza del sé attraverso l’esperienza di ascolto interiore, sperimentare e apprezzare il silenzio, vivere momenti di condivisione, riconoscere le proprie emozioni e saperle adeguatamente esprimere, inoltre nutre l’intelligenza emotiva e l’empatia, agevola l’attenzione e la concentrazione. La scelta di un tema legato alla disciplina crea l’opportunità per gli studenti di immedesimarsi con empatia, per esempio, nei personaggi di un’opera letteraria o di una favola, ma anche nell’autore dell’opera.
Il progetto è stato presentato il 17 gennaio 2023 presso la scuola secondaria di I grado Caio Giulio Cesare in occasione dell’incontro con i partner internazionali del Progetto SEEVAL – Social and Emotional Education – Università Ca’ Foscari di Venezia.
Per informazioni più dettagliate scrivi a soulcircleproject@gmail.com
Testimonianze
“Io quando ho fatto questa esperienza mi sono persa, cioè non avevo coscienza, l’unica cosa che sapevo è che stavo girando, ho iniziato ad accellerare e mi è sembrato come un sogno, un’esperienza molto bella”.
Nuzhat, 11 anni
“Ho pensato come se fossi al Polo Nord e vedevo girare la terra tutta sfuocata, è stato bellissimo, perché pensavo solo a quella cosa invece che pensare a tutto il resto. Mi è piaciuto”.
Anna, 11 anni
“Per me è stata un’esperienza diversa perché mi sembrava che tutto il mondo girasse e non io, poi mi sono persa”.
Sofia, 11 anni
“E’ stata una sensazione bellissima, perché per la prima volta sono riuscita a non pensare a niente e vedevo tutto il resto sfuocato. Mi sentivo volare”.
Adele, 11 anni
“All’inizio era tutto abbastanza confuso, c’era la mano, era la protagonista e tutto il resto all’inizio esisteva dopo quando ho tolto le mani non c’era più niente, c’ero solo io”.
Chantal, 13 anni